Vivere e lavorare in Corea del Sud. Ti dico tutto

Se stai pensando di trasferirti in Corea del Sud per lavorare ti dico subito che la cultura coreana del lavoro non ha pari altrove, tranne forse in Giappone. Ti parlo senza peli sulla lingua: lavorare in Corea del Sud in un'azienda sudcoreana per noi italiani (ma anche per tutti gli occidentali) puo' essere davvero duro. 

 Qui sotto: Noksapyeong. Quartiere a me caro




Anche se parli un coreano perfetto è davvero difficile trovarsi bene, professionalmente parlando. Le gerarchie sull'età, sulle mansioni e comportamenti sono rispettate alla lettera e in modo ottusamente miope (leggi il pasticciaccio del Jamboree qui): se il tuo superiore resta in ufficio fino a tardi sappi che anche tu dovrai restare in ufficio. Nessuno lascia il posto di lavoro prima del capo. In Corea del Sud si lavora tanto, tantissimo e zero vacanze (dai 3 ai 5 giorni max per il Chuseok e/o Seollal) . I ritmi sono stressanti e molti lavoratori muoiono a causa del ritmo impossibile da mantenere. Ognuno ha un collega o una storia da raccontare su qualcuno che è "morto per il troppo lavoro". Costantemente stressati e sotto pressione molti lavoratori sudcoreani sono estremamente insoddisfatti della propria vita professionale. Non ci sono vacanze, nessun esodo, le autostrade sono a due corsie, nessun giorno da bollino rosso, per capirci. Al contrario le daero, le autostrade cittadine, sono a 5 / 6 / 8 corsie per raggiungere agevolmente il posto di lavoro. Si, senza peli sulla lingua. Te l'avevo detto.

Preferisco dirti la verità anziché raccontarti favole: la settimana lavorativa va ben oltre le 60 ore. I lavoratori sudcoreani non hanno nessun equilibrio tra vita professionale e vita privata: non sono mai a casa!
Vivo in prima persona quanto detto poiché in famiglia "i mariti" non sono mai a casa. Sono sempre assenti e non si godono la prole e la famiglia. Quando organizziamo cene/aperitivi e avvenimenti sono l'unico marito/papà presente. E' molto raro farsi una bevuta in compagnia tra papà, raramente e solo a tarda notte.

Le aziende obbligano di fatto gli impiegati a riunirsi anche dopo il lavoro tramite cene in ristoranti (le famose e tanto temute "hoesik", ne parliamo qui) e chi non partecipa viene messo all'indice! Molti ci vanno a malincuore e per smaltire lo stress e rompere il ghiaccio ingurgitano ingenti quantità d'alcool. Immagino la faticaccia per svegliarsi la mattina seguente e andare a lavoro! Molti fanno un pit-stop presso cliniche private per fare dei lavaggi tramite flebo! Esistono anche bevande in commercio che promettono di smaltire la sbornia più velocemente. Leggi il nostro articolo sulle bevande anti-hangover in Corea del Sud.

Insomma, tranne se non sei un genio con la G maiuscola in un determinato campo, e se non sei corteggiato dalle grandi aziende a suon di soldoni e benefit da urlo, non ti consiglio di lavorare in Corea del Sud.

Ma tu lavori in Corea? 

Si, lavoro per un'azienda occidentale non italiana. E adesso viene il bello.
Ribaltando il giudizio, e questa che descrivo qui di seguito è la mia personale esperienza: lavorare in un'azienda straniera in Corea del Sud è per me il paradiso. Sono digital nomad dal molto prima del COVID, dal lontano 2012. Qui a Seoul lavoro quando e dove voglio, l'importante che il lavoro sia svolto, cosa che ovviamente faccio. Qui mi sento come un glitch nella matrice: dove tutti hanno una vita standard io e la mia famiglia usciamo dai canoni, dagli schemi. Ad esempio non so cosa sia l'ora di punta nella metro, sono sempre attento ad evitarla! Sono rilassatissimo e amo il mio lavoro, cosa che mi ha spinto (tardi, comunque) ad aprire questo sito. Mea culpa! Quindi si, ho evitato alla grande il grande punto negativo della Corea del Sud: la cultura del lavoro.

Donne e bambini: soli. I papà aquila

Se in Italia (o in occidente) vedete una mamma coreana con figli al seguito sola, cioé senza marito, sappiate che è prassi, anzi regola per il marito restare in patria a lavorare sodo (niente vacanze) mentre moglie e figli possono godersi un periodo di relax in giro per il mondo. Questo ovviamente se il marito guadagna bene (questo è un altro paio di maniche). E' inoltre prassi inviare moglie e i figli in paesi stranieri con il fine di permettere alla prole di imparare una nuova lingua. La separazione puo' durare anche due o tre anni! Sigh! Vissuto in maniera indiretta, i miei parenti coreani fanno cosi. Australia, Canada, le mete più gettonate. Questo è frutto di una comptezione interna, tra di loro, alla quale io assisto mio malgrado tra il triste (per loro) e divertito. La società sudcoreana è la più comptetitiva al mondo, ecco perché. Ne abbiamo già parlato in un nostro articolo "I papà aquila coreani. Chi sono? E perché vengono chiamati cosi?". Leggilo qui.

Mondo del lavoro: il trend sta cambiando? Forse.

Molte startup coreane imitando le loro omologhe americane cercano un approccio più cool e rilassato. I giovani hanno forse capito che non è il tempo trascorso davanti a un monitor ad incrementare la produttività ma è semplicemente il "sentirsi bene" a farlo. Il precedente Presidente Moon-Jae-In aveva iniziato a capirci qualcosa ma in Corea il Presidente non puo' essere rieletto per il secondo mandato.

Leggi anche: La cultura del lavoro in Corea del Sud

Leggi anche: Che cos'è l'hoesik

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