illustrazione: Naver |
Le rivelazioni shock hanno gettato luce su un lato oscuro
di questa comunità virtuale. Secondo fonti interne, le donne utilizzano
app di incontri per adescare uomini stranieri, per poi scambiarsi
dettagli intimi, dati personali e persino materiale illegale come foto
di nudo non consensuali.
“Sto per provare un uomo bianco, qualcuno ha
recensioni?”, si legge in uno dei commenti raccapriccianti condivisi
nella community. Altri post degradanti fanno riferimento alle dimensioni
degli organi genitali maschili e alle presunte abilità sessuali di
uomini di diverse etnie.
Ma lo scandalo assume toni ancor più inquietanti quando
emerge che anche minorenni sono stati vittime di questi crimini sessuali
online. Una lista dettagliata chiamata “Big Data dei Soldati Americani”
contenente informazioni personali di vari militari USA è stata diffusa,
con una delle iscritte che ha persino annunciato l’intenzione di
trasformarla in una “enciclopedia”.
Gli esperti condannano fermamente questi comportamenti
come potenziali casi di diffamazione, violazione della privacy e
stalking, punibili per legge. Inoltre, sottolineano i rischi di
discriminazione razziale insiti nell’oggettificazione sessuale di uomini
stranieri.
Questo caso sconvolgente getta un’ombra inquietante sulla
presunta “sorellanza” di questa community e solleva interrogativi sulla
doppia morale di chi condanna lo sfruttamento sessuale delle donne
mentre si abbandona a pratiche analoghe ai danni degli uomini. Una
riflessione critica sulle norme etiche online appare più che mai
urgente.