Roba da non credere! Fertilità in crisi? La soluzione sudcoreana potrebbe essere mandare le ragazze a scuola prima!
La proposta suscita polemiche
Un recente rapporto di un'organizzazione di ricerca statale in Corea del Sud ha suscitato un vivace dibattito dopo aver suggerito che mandare le ragazze a scuola un anno prima potrebbe contribuire ad aumentare i tassi di fertilità del paese. La Korea Institute of Public Finance (KIPF), un centro finanziato dal governo dedicato alla valutazione del sistema fiscale e della spesa pubblica, ha formulato questa proposta basandosi sulla valutazione che uomini e donne potrebbero risultare più attraenti l'uno per l'altra quando raggiungono l'età da matrimonio, poiché gli uomini si sviluppano più lentamente delle donne.
"Considerando che lo sviluppo degli uomini è più lento rispetto a quello delle donne, permettere alle ragazze di iniziare la scuola un anno prima potrebbe contribuire a rendere uomini e donne più attraenti l'uno per l'altra in futuro, quando raggiungono l'età giusta per il matrimonio", si legge nel rapporto pubblicato nel numero di maggio.
Leggendo questa affermazione ci viene voglia di urlare forte! L'equazione di questi "geniacci" sarebbe: ragazze a scuola prima + ragazze più attraenti sessualmente per i maschi + matrimonio più probabile e quindi figli.
Misure politiche per relazioni di successo
La proposta si basa sulla percezione che gli uomini siano sessualmente attratti da donne relativamente più giovani e che le donne siano attratte da uomini relativamente più anziani. Il rapporto, nella sezione intitolata "Politica di supporto per relazioni di successo", sottolinea anche che "avere la volontà di sposarsi e frequentarsi non significa che si riuscirà a farlo", e invita il governo a elaborare misure politiche per "organizzare incontri" tra donne e uomini, nonché per "migliorare l'attrattiva sessuale e la socialità".
Critiche e reazioni politiche
La proposta ha incontrato una forte opposizione da parte di diverse figure politiche e sociali. Il presidente del Partito Democratico di Corea, il deputato Lee Jae-myung, ha definito la soluzione "assurda", sottolineando la necessità di adottare misure fondamentali e di ampio respiro per affrontare il problema del basso tasso di natalità.
"Abbiamo bisogno di prendere misure fondamentali e a livello macro contro il basso tasso di natalità", ha dichiarato Lee, aggiungendo che è essenziale un organismo consultivo composto da partiti di governo e opposizione per affrontare questioni specifiche e importanti.
Dubbi sulla credibilità del rapporto
Di fronte alle crescenti preoccupazioni riguardo alla credibilità del rapporto finanziato dallo stato, il KIPF ha precisato che il documento non rappresenta la posizione ufficiale dell'istituzione sulla politica del tasso di natalità del governo. Questa dichiarazione ha sollevato ulteriori interrogativi sull'adeguatezza e l'affidabilità delle raccomandazioni politiche contenute nel rapporto.
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