Seoul - Il Ministero della Giustizia della Corea del Sud ha annunciato lunedì 9 dicembre di aver imposto il divieto di espatrio per il Presidente Yoon Suk Yeol, poche ore dopo che era stato formalmente incriminato per la dichiarazione della legge marziale, durata brevemente il 3 dicembre. Questa decisione rappresenta una mossa straordinaria contro un presidente in carica.
Indagini in Corso e Accuse
Il divieto di viaggio è stato richiesto da diverse agenzie investigative, tra cui l'Ufficio per l'Investigazione della Corruzione dei Funzionari di Alto Rango (CIO), ed è stato approvato poco dopo l’annuncio del Procuratore Capo Oh Dong-woon. Il Commissario dei Servizi Immigrazione, Bae Sang-up, ha confermato che la misura è entrata in vigore alle 15:35 di lunedì.
Yoon è stato formalmente incriminato come sospettato in indagini condotte sia dalla polizia che dalla procura per accuse che includono insurrezione, ammutinamento e abuso di potere. Le autorità stanno inoltre valutando la possibilità di arrestarlo senza mandato, qualora si verifichino le condizioni legali.
Le Regole per l’Arresto d’Emergenza
In Corea del Sud, un arresto senza mandato può avvenire se il sospettato rappresenta un rischio di fuga, se c'è il pericolo di manomissione delle prove o se il crimine è punibile con la pena di morte, l'ergastolo o almeno tre anni di reclusione. Tuttavia, come per i divieti di viaggio, l’urgenza del provvedimento deve essere dimostrata.
Indagine Approfondita
Il Capo dell'Ufficio Nazionale d’Investigazione della Polizia Coreana (KNPA), Woo Jong-soo, ha dichiarato:
"Non ci sono limiti all’ambito delle indagini su questo caso, sia che riguardino individui sia risorse."
La KNPA ha istituito un team speciale di 150 investigatori, inclusi 30 esperti in intelligence criminale, per affrontare le accuse di tradimento. Woo ha aggiunto:
"Con le molteplici controversie che circondano questo caso, sentiamo una grande responsabilità come organo principale d'indagine sui reati di alto tradimento."
Contesto delle Accuse
Il caso contro Yoon si è intensificato dopo che cinque denunce relative alla dichiarazione della legge marziale sono state depositate tra mercoledì e venerdì. Complessivamente, undici persone, incluso il Presidente Yoon, sono state nominate nel registro degli indagati.
L’indagine punta a stabilire se Yoon abbia violato la Costituzione e abusato dei suoi poteri, mettendo in discussione la stabilità democratica della Corea del Sud.