Il dokkebi è una creatura mitica coreana che viene spesso rappresentata come un folletto dal volto tozzo e arrabbiato, con una lunga barba e corna. Secondo la tradizione, il dokkebi può assumere forme diverse e possiede poteri sovrannaturali. Si dice che abiti nelle montagne, nelle foreste e in luoghi appartati, spesso protetto da un bastone magico chiamato “bokjumeoni”. Anche se di solito spaventoso, può anche assomigliare a un folletto o a un gobbo dall’aspetto grottesco e umoristico. Questi spiriti amano ingannare o fare scherzi alle persone cattive e benedire o arricchire le persone buone. Il dokkaebi è diverso dal gwishin (귀신, fantasma) o dal yogwi (요괴) perché non è costituito dall’anima di un defunto, ma dalla trasformazione di un oggetto inanimato.
Il dokkebi è lo spauracchio per i bambini monelli. Esiste persino una app che i genitori sudcoreani utilizzano per far calmare i figli turbolenti: si tratta di una finta telefonata tra il dokkebi e i genitori. Il dokkebi “telefona” infatti ai genitori per chiedere se i figli stanno facendo i buoni. Non approviamo questo genere di cose ma tant’è, ma avendolo visto con i nostri occhi vi riportiamo l’accaduto.
Nella cultura coreana, il dokkebi rappresenta spesso la dualità tra bene e male. Nonostante la sua natura capricciosa e a volte burbera, il dokkebi è generalmente considerato un essere benevolo che protegge le persone da spiriti maligni e porta fortuna. Il suo aspetto peculiare e la sua personalità unica ne fanno un simbolo di saggezza, umorismo e vitalità.
Il dokkebi è una figura amata e popolare nella cultura coreana, ed è spesso rappresentato in vari media, come la pittura tradizionale, i racconti folkloristici, il teatro e la televisione. La sua immagine vivace e colorata cattura l’attenzione degli spettatori, che amano le sue avventure divertenti e spesso imprevedibili. Negli ultimi anni, il dokkebi ha anche guadagnato popolarità internazionale grazie a serie televisive e fumetti che ne hanno fatto il protagonista.
Ci sono diversi tipi di dokkebi che variano nella loro personalità, ma sono spesso comuni nel folklore coreano.
Cham dokkaebi: dokkebi dispettosi
Gae dokkaebi: dokkebi malvagi
Gim Seobang dokkebi: Un dokkebi stupido
Nat dokkaebi: dokkebi diurni
Go dokkaebi: dokkebi specializzati nella lotta e nelle armi
Gaksi dokkaebi e Chonggak dokkebi: dokkebi “donzelle” e “bachelor” che attraggono gli umani
Oenun dokkaebi: dokkebi con un solo occhio e affamati
Oedari dokkaebi: dokkebi con una sola gamba e giocherelloni
In Corea, esistono diverse festività e celebrazioni dedicate al dokkebi. Una delle più famose è il festival di Bongsan Mask Dance, che si tiene annualmente per onorare il dokkebi e le sue maschere tradizionali. Durante questa festa, i partecipanti indossano le maschere del dokkebi e si esibiscono in danze e performance tradizionali.
Nonostante le sue origini antiche, il dokkebi continua ad avere un impatto significativo sulla cultura contemporanea coreana. La sua figura è spesso utilizzata come icona di design, compare in videogiochi e viene raffigurato in prodotti commerciali, trasformandolo in un elemento pop della cultura di massa.
Il dokkebi è molto più di un semplice folletto nella cultura coreana. Questo affascinante essere mitologico rappresenta un connubio di mistero, saggezza e divertimento, ed è un importante elemento dell’immaginario popolare coreano. Attraverso le sue storie, le celebrazioni e le rappresentazioni artistiche, il dokkebi continua a incantare e ispirare persone di tutte le età, mantenendo viva la sua eredità nella ricca cultura coreana.