Un asilo qui? No, non vogliamo asili nido nei nostri condomini!

StaffStaffistruzionecultura e societànewsnews corea07/02/202514 Visualizzazioni

asili nido nei condomini in Corea del Sud

Alcuni residenti si oppongono alla creazione di un asilo nido pubblico nei condomini nonostante il tasso di natalità gravemente basso

Seoul, lacorea.it – In un complesso residenziale di Seoul, i conflitti e le discussioni tra i residenti si stanno intensificando a causa della proposta di istituire un asilo nido pubblico all’interno del conodminio. “Se volete mandare i vostri figli all’asilo nido, lasciate il lavoro e occupatevi voi stessi dei bambini”, hanno dichiarato alcuni residenti contrari al progetto, rivolgendosi a coloro che invece sostengono l’iniziativa. Nonostante il calo del tasso di natalità sia diventato un problema nazionale, con budget e misure governative dedicate, nella realtà gli asili nido all’interno dei complessi residenziali sono spesso considerati “strutture indesiderate” che riducono il valore degli appartamenti.

Secondo un rapporto del 5 febbraio 2025 stilato da analisti, nel complesso residenziale “Apartment A”, composto da 700 unità nel distretto di Jongno-gu a Seoul, i residenti sono in conflitto dalla fine dello scorso anno riguardo alla costruzione di un asilo nido statale all’interno del complesso. La discussione è iniziata a settembre dell’anno scorso, quando l’asilo nido “Daycare Center B”, situato nelle vicinanze, ha annunciato che avrebbe chiuso entro la fine di febbraio di quest’anno. Circa 20 bambini frequentavano l’asilo, più della metà dei quali erano figli di residenti di “Apartment A”. Dopo aver cercato alternative, i genitori hanno consultato l’ufficio distrettuale di Jongno-gu e altre autorità per proporre di trasferire l’asilo nido in uno spazio all’interno del complesso e convertirlo in una struttura pubblica. La proposta è stata presentata durante una riunione dei rappresentanti dei residenti nell’ottobre dello scorso anno.

Asilo nido nel nostro condominio? No grazie!

Il conflitto è scoppiato quando alcuni residenti si sono opposti all’idea di ospitare un asilo nido pubblico nel complesso. I residenti contrari hanno contestato il processo decisionale, portando alla convocazione di tre audizioni pubbliche a novembre e dicembre dello scorso anno. Durante le audizioni, gli oppositori hanno dichiarato: “L’intero processo è sbagliato perché il complesso residenziale è proprietà privata”. Hanno anche affermato frasi come: “Non avete soldi, quindi volete mandare i vostri figli in un asilo nido pubblico”, e “Se potete lavorare solo mandando i vostri figli all’asilo, dovreste lasciare il lavoro e occuparvi voi stessi dei bambini”. Alcuni degli oppositori sono persino entrati nell’asilo nido “Daycare Center B” e hanno filmato con i cellulari le informazioni personali delle insegnanti, costringendo l’intervento della polizia.

Ecco, la dichiarazione “non avete soldi, quindi volete mandare i vostri figli in un asilo nido pubblico” è davvero il riflesso della società sudocoreana odierna: elitista, egoista e spregevole!

L’argomento principale degli oppositori è la “violazione dei diritti di proprietà”. Il comitato di emergenza, formato dai residenti contrari, ha recentemente rilasciato una dichiarazione in cui afferma: “Dovrebbe essere prioritario utilizzare gli spazi inutilizzati del complesso residenziale come strutture riservate esclusivamente ai residenti”. Hanno aggiunto: “Quando un asilo nido pubblico viene istituito, bambini, genitori e insegnanti che non vivono nel complesso entrano nella nostra area, causando disagi come pericoli e rumori”.

I genitori che sostengono la creazione dell’asilo nido non nascondono il loro imbarazzo e frustrazione. La signora C ha dichiarato: “Se la maggioranza dei residenti voterà contro, la proposta sarà respinta, ma gli oppositori stanno impedendo di arrivare al voto”. Il signor D ha aggiunto: “Il problema del basso tasso di natalità è serio, e non riesco a capire perché abbiano creato un comitato di emergenza per opporsi alla creazione dell’asilo. Hanno persino affermato di non volere persone con disabilità nel complesso residenziale, e molte persone sono ferite e in difficoltà”.

Un conflitto che riflette una problematica più ampia

Questa situazione non è isolata, ma riflette una tendenza più ampia in Corea del Sud, dove il tasso di natalità è tra i più bassi al mondo se non il più basso. Nonostante gli sforzi del governo per incentivare la natalità e supportare le famiglie, la realtà quotidiana spesso si scontra con resistenze locali e pregiudizi. La creazione di strutture pubbliche come asili nido è fondamentale per sostenere i genitori lavoratori, ma l’opposizione di alcuni residenti evidenzia una mancanza di consapevolezza collettiva rispetto alle sfide demografiche del Paese.

Yecheon, come molte altre città e quartieri, deve affrontare il delicato equilibrio tra interessi privati e bisogni sociali. La speranza è che, attraverso il dialogo e la comprensione reciproca, si possa trovare una soluzione che rispetti sia i diritti dei residenti sia le esigenze delle famiglie con bambini.

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