In Corea del Sud, i convenience store, un tempo noti per offrire pasti economici, stanno ora affrontando una diminuzione della domanda a causa dell'aumento dei prezzi dei prodotti pronti al consumo. Questo fenomeno, soprannominato "lunchflation", sta colpendo duramente i consumatori, abituati a trovare opzioni convenienti in questi negozi.
i gestori dei convenience store farebbero cartello a scapito dei consumatori? |
Prezzi in Aumento
Le principali catene di convenience store, come CU (gestita da BGF Retail) ed Emart24, hanno recentemente introdotto lunch box a prezzi che sfiorano i 7.000 won (circa 5 euro), una cifra considerata elevata per molti consumatori. Questo rappresenta un significativo aumento rispetto alle aspettative tradizionali, che vedevano i pasti in questi negozi sotto la soglia dei 5.000 won.Impatto su Prodotti Popolari
L'aumento dei prezzi non si limita ai pasti completi. Anche snack popolari come il gimbap (rotolo di riso con vari ingredienti) hanno subito rincari, con prezzi che superano ora i 3.000 won in tutte le principali catene. Il triangolare samgak gimbap, precedentemente venduto a 1.500 won o meno, costa ora 1.700 won.Giustificazioni delle Aziende
Le aziende giustificano questi aumenti citando l'incremento dei costi degli ingredienti e della logistica. Inoltre, l'utilizzo di celebrità per promuovere i loro prodotti ha contribuito a creare una fascia di prezzo minima in tutto il settore, migliorando l'immagine di questi articoli ma aumentandone il costo.Impatto sui Consumatori
Questa tendenza sta mettendo sotto pressione i consumatori sudcoreani, che si trovano a dover riconsiderare le loro abitudini alimentari quotidiane. La "lunchflation" nei convenience store potrebbe portare a cambiamenti significativi nelle scelte di consumo, spingendo potenzialmente le persone verso alternative più economiche o verso la preparazione di pasti fatti in casa.
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