Perché non si fanno figli in Corea del Sud?

Staffcultura e società28/02/202537 Visualizzazioni

Il vero problema è che nessuna donna vuole diventare il bersaglio di una suocera per tutta la vita

Come sempre lacorea.it vi propone spunti di riflessione interessanti su tutto quello che riguarda la società coreana dall’interno. Siate pronti a gustare questo articolo perché si tratta di uno scritto autentico che va dritto al punto senza giri di parole edulcorate. Insomma, spegnete tik tok e compagnia, qui si legge solo la vera Corea del Sud. Riceviamo e pubblichiamo un punto di vista provocatorio ma profondamente radicato nella realtà sociale della Corea del Sud, dove il tasso di natalità è crollato a livelli allarmanti. Mentre il governo e i media continuano a interrogarsi sulle ragioni di questo fenomeno fingendo assolutamente di non conoscerne i motivi, una voce fuori dal coro offre una spiegazione cruda e diretta: il problema non è solo economico o lavorativo, ma culturale e familiare.

Matrimonio e maternità: una condanna a vita?

Ogni volta che si parla del calo delle nascite in Corea del Sud, le risposte sono sempre le stesse: “È troppo costoso crescere figli”, “Le donne sono troppo impegnate con il lavoro”, “L’economia è instabile”. Ma queste, secondo l’autrice dell’articolo, sono solo scuse di facciata. Il vero motivo per cui le donne coreane rifiutano il matrimonio e la maternità è molto più profondo e riguarda il ruolo opprimente delle suocere, le cosiddette 아줌마 (ajumma), nella vita delle giovani coppie.

In Corea del Sud, il matrimonio non è visto come un’unione romantica tra due persone, ma come una trappola in cui la donna diventa schiava delle aspettative e delle pretese della suocera. Quest’ultima, spesso descritta come una figura autoritaria e invadente, si trasforma in una sorta di “parassita emotivo” che pretende obbedienza, denaro e controllo sulla vita della nuora e dei futuri nipoti.

Mariti senza spina dorsale: il problema dei “mammoni” coreani

Il vero dramma, secondo l’articolo, è che i mariti coreani sono spesso incapaci di proteggere le proprie mogli da questo sistema tossico. Abituati fin dall’infanzia a dipendere dalla madre, molti uomini coreani non hanno gli strumenti emotivi per opporsi alle richieste eccessive delle suocere. Il risultato? Le donne si ritrovano sole a combattere una battaglia quotidiana contro una suocera che critica, controlla e umilia, mentre il marito rimane in silenzio, incapace di prendere posizione. Sui mammoni coreani, ne abbiamo già parlato, trovate il nostro articolo qui.

“Non è un marito, è un verme senza spina dorsale travestito da essere umano”, scrive l’autrice, in tono caustico. E le donne coreane lo sanno bene: hanno visto le loro madri, amiche e colleghe soffrire in silenzio, e oggi hanno deciso di dire basta. Grazie alla maggiore indipendenza economica, molte scelgono di non sposarsi affatto, preferendo la libertà alla prospettiva di una vita di sottomissione.

Il “codice segreto” delle donne coreane: meglio una suocera defunta

L’articolo arriva a sostenere che, per molte donne coreane, l’unico uomo “sposabile” è quello con una madre defunta. È l’unico modo per garantire che la suocera non diventi una presenza costante e opprimente nella vita della coppia. Una battuta cinica, certo, ma che riflette una realtà ampiamente riconosciuta: il rapporto con la suocera è uno dei principali fattori di stress nel matrimonio coreano.

La competizione sociale e il ruolo delle ajumma

Ma il problema non si ferma qui. Le suocere coreane, secondo l’autrice, hanno trasformato l’educazione dei figli in una corsa sfrenata all’eccellenza, dove i bambini diventano strumenti per dimostrare superiorità sociale. (nota de lacorea.it: oddio, nulla fu più vero! Sottoscriviamo al 1000%). “Non stai crescendo un figlio, stai partecipando a una gara per sopravvivere”, scrive. Le ajumma si sfidano a chi ha il nipote più bravo a scuola, a chi può vantare i risultati migliori, creando un ambiente tossico che scoraggia ulteriormente le giovani donne dal diventare madri. Ovviamente, lacorea.it ha già affrontato l’argomento “competizione tossica”, trovate l’articolo qui.

E gli uomini coreani?

Mentre le donne rifiutano sempre più spesso il matrimonio, molti uomini coreani sembrano incapaci di comprendere le ragioni di questa scelta. “Le donne sono egoiste”, “Non vogliono più fare figli”, si lamentano. Ma la verità, secondo l’articolo, è che le donne non vogliono fare figli con loro. Cosa offrono, infatti, questi uomini? Uno stipendio mediocre, spesso già dilapidato per mantenere i genitori? Una personalità immatura, incapace di affrontare conflitti o di sostenere emotivamente la propria compagna?

Il futuro della Corea del Sud

L’autrice conclude con una previsione cupa: l’unica ragione per cui gli uomini coreani non sono ancora “estinti” è l’afflusso di donne straniere, attratte dai K-drama e dall’immagine romantica del “K-oppa”. Ma quando anche questo serbatoio si esaurirà, cosa resterà? Forse, suggerisce, sarà il momento di fare i conti con una realtà scomoda: il sistema familiare coreano, così com’è, non funziona più.

E mentre il governo continua a lanciare incentivi economici per aumentare le nascite, la soluzione potrebbe essere molto più semplice: smettere di trattare le donne come schiave e dare loro una vera scelta.


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