Seoul, lacorea.it – I manifestanti non potevano essere più chiari di cosi: il presidente Yoon ormai è il vecchio da buttare via, di cui sbarazzarsi al più presto. Le proteste continuano in tutta la Corea del Sud.
Secondo fonti ufficiali, la polizia sta considerando l’uso di forze speciali nel caso di una seconda operazione di arresto. Durante la prima operazione, sono stati impiegati 120 agenti della squadra investigativa speciale. Tuttavia, sono stati valutati anche l’impiego di unità SWAT e squadre mobili.
Un funzionario della polizia, durante un briefing, ha affermato: “Stiamo valutando tutte le opzioni disponibili per garantire l’esecuzione del mandato.
Il capo del servizio di sicurezza presidenziale, Park Jong-jun, e altri quattro dipendenti sono accusati di aver ostacolato l’esecuzione del mandato di arresto. La polizia ha notificato a Park l’obbligo di comparire per essere interrogato, ma finora non ha manifestato alcuna intenzione di collaborare.
Nonostante ciò, la polizia ritiene di avere prove sufficienti per procedere con le accuse di “ostruzione aggravata dell’esecuzione di pubblici doveri”.
Il caso rimane estremamente delicato, considerando il coinvolgimento diretto del Presidente e le implicazioni legali e politiche di un mandato di arresto nei confronti del capo dello Stato. Resta da vedere se la polizia riuscirà a superare gli ostacoli e a portare a termine l’operazione.