La Corea del Sud si trova di fronte a una grave crisi nel settore sanitario a causa dello sciopero senza precedenti dei medici che ha paralizzato i servizi ospedalieri e generato preoccupazioni sulla qualità dell'assistenza sanitaria nel paese.
Cause
Più di 8.400 medici hanno aderito allo sciopero in risposta alla decisione del governo di aumentare il numero di posti disponibili nelle facoltà di medicina, passando da 3.000 a circa 5.000, sollevando timori tra i professionisti riguardo alla saturazione del mercato del lavoro e alla formazione dei futuri medici.
Conseguenze
L'adesione massiccia allo sciopero ha portato alla chiusura di reparti ospedalieri e a ritardi nelle cure, mettendo a rischio la salute dei pazienti e creando un'importante allerta sanitaria nel paese. La situazione è diventata sempre più tesa, con il governo che ha annunciato azioni legali contro i medici in sciopero, mentre i professionisti della salute continuano a difendere i propri diritti e a esprimere preoccupazioni sul futuro della professione medica in Corea del Sud.
Questa crisi nel settore sanitario evidenzia le profonde divisioni tra il governo e i medici sulle questioni cruciali legate alla formazione, all'occupazione e alla qualità dell'assistenza sanitaria nel paese. Mentre entrambe le parti cercano una soluzione per porre fine allo sciopero e garantire un sistema sanitario efficiente e affidabile, i pazienti rimangono al centro di questa controversia, con la necessità urgente di trovare un compromesso che assicuri loro l'accesso alle cure necessarie senza compromettere la qualità dell'assistenza medica.
La risposta del governo
Il governo sudcoreano ha da lungo tempo cercato di affrontare la crescente sfida dell'invecchiamento della popolazione aumentando il numero di medici nel paese. Già nel 2020, l'amministrazione del presidente Moon Jae-in aveva proposto di incrementare le ammissioni alle facoltà di medicina con l'obiettivo di aggiungere 4.000 nuovi studenti entro 10 anni. Tuttavia, questo piano venne temporaneamente sospeso a seguito delle reazioni negative della comunità medica e di uno sciopero durato un mese da parte del personale sanitario. Con il previsto invecchiamento della popolazione, si prevede che entro il 2025 oltre un quinto dei 51 milioni di abitanti della Corea del Sud avrà più di 64 anni. Di conseguenza, il governo ritiene che sarà necessario un numero maggiore di medici per garantire un'assistenza adeguata alla popolazione. Attualmente, la Corea del Sud è uno dei Paesi con il minor numero di medici pro capite tra quelli più sviluppati.
Il presidente Yoon ha sottolineato che senza interventi immediati, entro il 2035 potrebbero mancare ben 15.000 dottori nel sistema sanitario del paese. Questa prospettiva ha spinto il governo a considerare l'urgente necessità di aumentare il numero di medici per far fronte alle sfide sanitarie in arrivo. La decisione del governo di Seoul di ampliare le ammissioni alle scuole mediche di 2.000 unità ha scatenato una forte reazione da parte dei medici e dei tirocinanti, che temono che un'eccessiva produzione di medici possa portare a problemi come sovraccarico degli ospedali = ??? (non capiamo) e concorrenza eccessiva nel settore = ah si adesso capiamo!
La nostra opinione
Riteniamo che l'atteggiamento dei medici, specialmente dei giovani professionisti, sia motivato principalmente da un egoismo che riflette la paura di compromettere il proprio "prestigio sociale", un concetto considerato ottusamente sacro in modo eccessivo in Corea del Sud. Non fa una piega, considerando il lato narcisista della società sudcoreana. Ippocrate perdonali, non sanno quello che fanno