Aumento dei tentativi di suicidio tra i giovani in Corea del Sud: uno sguardo approfondito

Nonostante una debole diminuzione complessiva del tasso di suicidi in Corea del Sud, un recente rapporto ha rivelato un preoccupante aumento nel numero di persone che hanno cercato soccorso in ospedale per tentativi di suicidio e autolesionismo nel corso del 2022.

Aumento dei tentativi di suicidio tra i giovani in Corea del Sud
Mapo Bridge a Seoul: una triste realtà in Corea del Sud, dove purtroppo diversi sudcoreani hanno compiuto gesti estremi lanciandosi da questo ponte.

Secondo il rapporto pubblicato dal National Medical Center e dal National Emergency Medical Center, su 7,7 milioni di visite in pronto soccorso registrate in tutto il paese nel 2022, ben 43.269 erano correlate a autolesionismo e tentativi di suicidio. Questo dato segna un lieve incremento rispetto ai 42.968 del 2019, nonostante una diminuzione del 7% nel numero complessivo di suicidi nello stesso periodo.

Le donne rappresentano la maggioranza delle visite in pronto soccorso, con 27.593 visite correlate al suicidio. In particolare, il rapporto evidenzia che 7.540 visite legate a pensieri suicidi e autolesionismo coinvolgono adolescenti, mentre i ventenni rappresentano 12.432 visite, pari a quasi il 46% del totale.

La ricerca ha anche rivelato un aumento sproporzionato nel numero di giovani adulti e adolescenti coinvolti in comportamenti autolesionisti e suicidi. Il numero di tentativi di suicidio e autolesionismo tra gli adolescenti è aumentato del 68,9%, passando da 95 casi su 100.000 persone nel 2018 a 160,5 casi nel 2022. Per coloro nei loro vent'anni, c'è stato un aumento da 127,6 casi a 190,9 casi nello stesso periodo.

Il rapporto suggerisce che diversi fattori potrebbero aver contribuito a questi incrementi, tra cui difficoltà nell'ottenere impiego a causa della recessione economica e depressione causata dalla pandemia di COVID-19. Noi aggiungiamo -e questa è la nostra opinione- che le autorità coreane fingono di non vedere il vero problema quando è sotto gli occhi di tutti ed è quindi facile vederlo: i giovani coreani cercano il suicidio perché la società in cui vivono è senza pietà. La competizione è davvero spietata e noi in Italia non abbiamo fortunatamente la più pallida idea di quello che succede in Corea. La competizione per i coreani inzia nella culla, le famiglie combattono guerre intestine pur di prevalere sugli altri parenti. Se tuo figlio non frequenta le accadamie private doposcuola (hagwon) è automaticamente un fallito e da adulto sarà un buono a nulla! E' un pensiero comune, i coreani pensano cosi! Non posso dimenticare i piccoli scuola bus gialli vomitare bambini all'uscita delle hagwon alle 23 tutti i santi giorni. Perché quindi dare la colpa al COVID? Davvero non capiamo.

Al fine di affrontare le problematiche legate alla salute mentale e all'alto tasso di suicidi, il governo ha introdotto un piano completo nel dicembre scorso, prevedendo check-up mentali biennali per i giovani coreani tra i 20 ei 34 anni e servizi di consulenza adatti a tutte le fasce d'età. Insomma, non si vuole vedere eliminare il problema alla radice perché ammettere di avere una società marcia equivale ad aver fallito. E' quindi il classico cane che si morde la coda.

Come parte del programma, il Ministero dell'Istruzione ha annunciato l'introduzione di un sistema di screening per identificare gli studenti a rischio in tutte le scuole elementari, medie e superiori a partire da marzo, coincidendo con l'inizio del nuovo semestre. Il ministero intende anche aiutare gli studenti in difficoltà a trovare un percorso di recupero in collaborazione con istituzioni correlate.

Nonostante gli sforzi, la Corea del Sud mantiene il tasso di suicidi più alto tra i paesi membri dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), con 25,2 morti su 100.000 persone registrate nel 2022, più del doppio della media dell'OCSE di 10,6 morti su 100.000 persone. I dati del Ministero della Salute e del Benessere e dell'Agenzia per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie della Corea del Sud indicano che quasi 40.000 sudcoreani si sono tolti la vita negli ultimi tre anni, con un aumento del tasso di suicidi tra i giovani.

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