In Corea si pensa davvero di pagare meno i lavoratori stranieri

Allo studio un sistema salariale differente per i lavoratori stranieri in Corea del Sud.

In Corea si pensa davvero di pagare meno i lavoratori stranieri
Salario minimo differente ritoccato al ribasso per i lavoratori stranieri in Corea.

Recentemente, i legislatori del Partito del Potere Popolare (PPP) e i rappresentanti delle piccole imprese in Corea del Sud hanno proposto l'introduzione di un sistema salariale minimo separato per i lavoratori stranieri, presentandolo come una questione di sopravvivenza economica per molte aziende in difficoltà. Tuttavia, questa proposta solleva gravi preoccupazioni etiche e legali, poiché implica una palese discriminazione. Stabilire un salario inferiore per i lavoratori stranieri, basandosi esclusivamente sulla loro nazionalità, va contro i principi fondamentali di uguaglianza e giustizia e contravviene agli standard internazionali del lavoro. Questa pessima idea era già balenata nelle menti dei legislatori in occasione delle governanti filippine in arrivo in Corea. Ne parliamo qui. Insomma, la nostra cara Corea, did it again!

Invece di introdurre una misura discriminatoria, che divide la forza lavoro e crea ulteriori disuguaglianze, il focus dovrebbe essere su come migliorare le condizioni di lavoro per tutti i dipendenti, indipendentemente dalla loro nazionalità. L’idea di pagare i lavoratori stranieri meno rispetto ai loro colleghi coreani non solo è ingiusta, ma rischia anche di alimentare sentimenti xenofobi e ostilità. In un mercato globale sempre più competitivo e interconnesso, la discriminazione salariale basata sull'origine potrebbe danneggiare la reputazione internazionale della Corea del Sud, influendo negativamente sulle relazioni diplomatiche e sugli accordi commerciali.

Inoltre, questa proposta non risolve il problema strutturale di fondo legato all'invecchiamento della popolazione e al calo della natalità. La Corea del Sud deve affrontare queste sfide demografiche promuovendo politiche inclusive e incentivando la partecipazione di tutti al mercato del lavoro. Ridurre i salari dei lavoratori stranieri non è la risposta; al contrario, una riforma del mercato del lavoro che garantisca parità di trattamento e opportunità per tutti potrebbe portare a una crescita economica sostenibile e inclusiva.

L'idea di un salario minimo separato per i lavoratori stranieri non solo è ingiusta, ma rischia di danneggiare sia la società che l'economia sudcoreana. È cruciale promuovere politiche che valorizzino e proteggano i diritti di tutti i lavoratori, piuttosto che creare ulteriori divisioni e disuguaglianze.

Posta un commento

Nuova Vecchia