Seoul - Il comandante delle forze speciali si scusa per l'invasione dell'Assemblea Nazionale
Il 9 dicembre 2024, il colonnello Kim Hyun-tae, comandante del 707° Gruppo di Missioni Speciali dell'Esercito sudcoreano, ha presentato pubblicamente le sue scuse per aver ordinato l'invio di truppe all'Assemblea Nazionale durante la dichiarazione della legge marziale del 3 dicembre. In una conferenza stampa tenutasi al Memoriale della Guerra di Seul, Kim ha dichiarato:
"Sono un comandante incompetente e irresponsabile. Ho spinto l'unità sull'orlo del baratro. I soldati non hanno colpa; se hanno sbagliato, è stato solo per aver seguito gli ordini di un comandante incapace."
Il 707° Gruppo di Missioni Speciali è stato tra le unità dispiegate per impedire l'accesso dei parlamentari all'Assemblea Nazionale dopo la proclamazione della legge marziale da parte del Presidente Yoon Suk-yeol. Kim ha ammesso di aver ordinato a 197 membri dell'unità di recarsi al Parlamento e di entrare nell'edificio rompendo le finestre.
Ha inoltre descritto i suoi soldati come "i vostri figli e figlie che amano questo paese" e li ha definiti "le vittime più miserabili utilizzate dall'ex Ministro della Difesa Kim Yong-hyun". Quest'ultimo ha presentato le sue dimissioni il 4 dicembre, accettate dal Presidente Yoon il giorno successivo.
Il 7 dicembre, la Procura Militare ha imposto un divieto di espatrio d'urgenza a dieci ufficiali militari, tra cui il colonnello Kim Hyun-tae e il generale Park An-su, capo di stato maggiore dell'esercito.
Questo episodio ha sollevato preoccupazioni sulla catena di comando e sulla responsabilità all'interno delle forze armate sudcoreane, evidenziando la necessità di una rigorosa supervisione civile sulle operazioni militari.