I coreani cenano da soli: un segnale di disagio sociale?

Cena solitaria per molti coreani: segno di infelicità?

Secondo un recente studio, i coreani cenano in compagnia solo 1,7 volte a settimana, un dato che riflette una tendenza sempre più diffusa verso i pasti solitari. A questo si aggiunge un altro dato preoccupante: la Corea del Sud si è posizionata al 58° posto su 147 paesi nel World Happiness Report 2025, pubblicato il 20 marzo 2025 dalla Rete di Soluzioni per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDSN). Questo rapporto misura la felicità percepita dagli individui in base alla loro valutazione soggettiva della qualità della vita.

Il rapporto evidenzia come i coreani abbiano la più alta frequenza di cene solitarie tra i paesi del G20, un fenomeno che sembra essere correlato a una minore soddisfazione nella vita. Il pasto condiviso, infatti, è direttamente collegato al benessere emotivo e sociale. La mancanza di interazione durante i pasti potrebbe quindi essere un indicatore di un più ampio disagio sociale.

Alberto Prati, ricercatore presso l’University College London (UCL), ha sottolineato l’importanza dei pasti comuni, citando l’esempio delle mense dell’Università di Oxford, dove i lunghi tavoli in legno ricordano quelli dei film di Harry Potter. Secondo Prati, istituzioni come scuole e luoghi di lavoro potrebbero favorire interazioni sociali più strette adottando un design simile per le loro mense.

Questa tendenza verso i pasti solitari non è solo un fenomeno culturale, ma potrebbe anche avere implicazioni più profonde sulla salute mentale e sul senso di comunità. Mentre la Corea del Sud continua a crescere economicamente, è forse arrivato il momento di riflettere sul prezzo da pagare in termini di felicità e connessione umana.