La Guerra di Corea del 1950-1953 ha visto un contributo italiano spesso trascurato dalla memoria collettiva: l'Ospedale da campo n°68 gestito dalla Croce Rossa Italiana (CRI).
Civili coreani in attesa di essere visitati presso l’ospedale foto: sito cri.it |
visita ufficiale del primo ministro coreano. foto: sito cri.it |
Questo nucleo sanitario militare ha svolto un ruolo cruciale nell'assistenza medica durante il conflitto, rappresentando la prima missione "bellica" italiana dopo il 1945.
Mentre negli Stati Uniti la serie TV M.A.S.H. ha immortalato le vicende di un ospedale da campo nella Guerra di Corea, in Italia questa esperienza è rimasta per lo più sconosciuta. Il saggio "Gli italiani nella guerra in Corea" di Matteo Cannonero e Mauro Pianese riporta finalmente alla luce questo capitolo storico.
Un Ospedale in Prima Linea
L'Ospedale CRI n°68 è stato dispiegato in Corea nel 1951, fornendo assistenza medica ai feriti di entrambe le parti coinvolte nel conflitto. Nonostante l'Italia non fosse ancora membro dell'ONU e la Costituzione vietasse interventi armati all'estero, il governo decise di inviare questo nucleo sanitario come gesto di pace. Le memorie dei medici e degli infermieri italiani raccontano le difficili condizioni operative dell'ospedale da campo, con feriti che giungevano incessantemente dagli scontri. Eppure, il personale italiano ha dimostrato coraggio e dedizione nel prestare soccorso, guadagnandosi il rispetto delle forze alleate.
Un Passo verso il Riconoscimento Internazionale
L'impegno dell'Ospedale CRI n°68 in Corea ha avuto un significato che va oltre l'assistenza umanitaria. Il 27 luglio 1953, il maggiore Fabio Pennacchi, comandante dell'ospedale, partecipò alla firma dell'armistizio di Panmunjom, che pose fine al conflitto. Questa partecipazione simbolica ha rappresentato un passo importante per il riconoscimento internazionale dell'Italia nel dopoguerra. Infatti, il 14 dicembre 1955, l'Italia venne finalmente ammessa come membro delle Nazioni Unite, in parte grazie al contributo della missione in Corea.
Sebbene spesso dimenticata, la storia dell'Ospedale CRI n°68 testimonia il ruolo cruciale svolto dall'Italia nella Guerra di Corea e il suo impegno per la pace e l'assistenza umanitaria. Un capitolo storico che merita di essere riscoperto e celebrato come parte integrante del percorso dell'Italia verso il reinserimento nella comunità internazionale dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Aneddoto simpatico: gli italiani riscossero un discreto successo cucinando pasta al pomodoro per tutti.