La Corea del Sud, un paese tradizionalmente legato al tè, vive già da tempo una vera e propria rivoluzione del caffè. Questa nazione, che
fino a pochi decenni fa non aveva una cultura del caffè radicata, si sta
rapidamente affermando come una potenza mondiale in questo settore.
Il quarto posto della Corea del Sud nella classifica mondiale per
numero di negozi Starbucks è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno
molto più ampio e profondo. Questo dato, che vede la Corea a soli otto
posti di distanza dal Giappone, rivela quanto rapidamente il paese stia
abbracciando la cultura del caffè.
Ma la cultura del caffè in Corea va ben oltre il semplice consumo.
Il paese ha sviluppato un approccio unico, che riflette le
caratteristiche distintive della società coreana. Termini come
“eoljukah” (che descrive chi beve caffè freddo anche in inverno) e
“cagongjok” (riferito a chi studia nei caffè) sono entrati nel
linguaggio quotidiano, testimoniando quanto questa cultura sia ormai
radicata. Anche per questo motivo i caffé in Corea restano aperti letteralmente tutta la notte. Gli studenti infatti essendo sotto pressione per ottenere ottimi risultati scolastici non fanno altro che studiare e spesso lo fanno nei caffé assumendo appunto caffeina. Abbiamo scritto un articolo sull’argomento, lo trovate cliccando qui.
La passione dei coreani per l’Americano ghiacciato è diventata un
vero e proprio fenomeno culturale. L’espressione “trasfusione di
Americano ghiacciato” (eoljukah, 얼죽아) sottolinea quanto questa bevanda sia considerata
essenziale nella vita quotidiana. Molte caffetterie hanno persino
iniziato a offrire porzioni doppie per soddisfare questa domanda
crescente. Mi accodo a questo trend ammettendo che si, è vero, l’Americano ghiacciato (iced americano) è buono anche d’inverno. La pratica del refill consente di riempire la tua tazza gratuitamente o, in alcuni casi, per una piccola somma, generalmente intorno a 1.000 won (circa 80 centesimi di euro).
La preferenza per le bevande fredde, anche in inverno, riflette lo
stile di vita frenetico e intenso della società coreana. Secondo
un’intervista del Korean Herald, molti coreani ritengono che le bevande
calde non si adattino al loro ritmo di vita rapido e impaziente. Certo, perché devi aspettare che si freddi per poterlo bere senza ustionarti lingua e palato! Qui ci riagganciamo alla cultura del “ppalli ppalli“, anche su questo argomento abbiamo scritto un articolo: Alla scoperta della cultura tutta coreana del “Ppalli Ppalli!”
I caffè in Corea sono molto più che semplici luoghi dove consumare
una bevanda. Hanno ereditato il ruolo sociale dei tradizionali “dabang”
(sale da tè), diventando spazi centrali per incontri, conversazioni e
persino per l’espressione della personalità. “Ti va di prendere un
caffè?” rimane una delle frasi di approccio più comuni.
In un contesto di aumento dei prezzi e scarsità di spazi pubblici,
i caffè sono diventati un rifugio accessibile per la gioventù coreana.
Offrono un luogo dove trascorrere il tempo senza spendere troppo,
rendendoli centrali nella vita sociale dei giovani.
La cultura del caffè in Corea del Sud è un affascinante esempio di
come una tradizione importata possa essere adottata e trasformata,
riflettendo i valori e le esigenze di una società in rapida evoluzione.
Mentre il paese continua a ridefinire il suo rapporto con il caffè, sarà
interessante osservare come questa cultura unica continuerà a
svilupparsi e influenzare il panorama globale del caffè.