Seoul - La Corea del Sud sta attraversando una fase di intensa instabilità politica, culminata nella recente dichiarazione e successiva revoca della legge marziale da parte del Presidente Yoon Suk-yeol.
In questo contesto, il Ministro della Difesa ad interim ha dichiarato fermamente che non ci sarà una seconda imposizione della legge marziale in nessuna circostanza.
Dichiarazione e Revoca della Legge Marziale
Il 3 dicembre 2024, il Presidente Yoon ha dichiarato la legge marziale, giustificandola come misura necessaria per proteggere il paese da presunte minacce interne. Tuttavia, questa decisione ha scatenato proteste diffuse e una forte opposizione politica, portando alla sua revoca poche ore dopo.
Posizione del Ministro della Difesa ad Interim
In seguito alla revoca, il Ministro della Difesa ad interim ha assicurato che non verrà imposta una seconda legge marziale, indipendentemente dalle circostanze. Questa dichiarazione mira a placare le preoccupazioni pubbliche riguardo a possibili future restrizioni militari e a ristabilire la fiducia nelle istituzioni democratiche del paese.
Procedura di Impeachment in Corso
Parallelamente, l'Assemblea Nazionale sta valutando una mozione di impeachment contro il Presidente Yoon, accusato di aver abusato del suo potere con la dichiarazione della legge marziale. Se la mozione verrà approvata con una maggioranza di due terzi, il Presidente sarà sospeso dalle sue funzioni in attesa della decisione finale della Corte Costituzionale.
Implicazioni per la Sicurezza Nazionale
La crisi politica ha sollevato preoccupazioni sulla stabilità e la sicurezza nazionale della Corea del Sud, specialmente in considerazione delle tensioni regionali. La dichiarazione del Ministro della Difesa ad interim intende rassicurare sia la popolazione che la comunità internazionale sull'impegno del governo nel mantenere l'ordine costituzionale e la democrazia.