La Corea del Sud si trova ad affrontare una crescente emergenza legata alla diffusione di contenuti deepfake, in particolare di natura pornografica. Le autorità hanno recentemente lanciato un’indagine su larga scala per contrastare questo fenomeno in rapida espansione.
La tecnologia deepfake utilizza l’intelligenza artificiale per scambiare i volti nei video. Spesso viene utilizzata in modo
improprio per creare contenuti espliciti illegali.
In risposta a questa emergenza, il governo sudcoreano sta adottando diverse misure:
Il fenomeno sta avendo un forte impatto sulla società coreana. La Korean Teachers Union ha segnalato che oltre 200 scuole sono state colpite da quest’ultima ondata di deepfake. In risposta, studenti e gruppi civici si sono mobilitati per
sensibilizzare sui crimini sessuali online attraverso i social media. Un esempio è “Team Datastack”, un gruppo di attivisti online che ha creato una mappa delle scuole e università coinvolte nel fenomeno.
La Corea del Sud adotta una politica molto restrittiva nei confronti della pornografia, con la maggior parte dei siti pornografici bloccati a livello nazionale. Questa posizione riflette una visione culturale e legale che considera la pornografia estremamente dannosa per la società. Tuttavia, il dibattito su questa politica è complesso e in evoluzione. Mentre la protezione dei minori dai contenuti espliciti rimane una
priorità, noi pensiamo che un approccio meno restrittivo potrebbe avere benefici.
Argomentano che una regolamentazione più equilibrata, accompagnata da un’educazione sessuale completa, potrebbe ridurre la domanda di contenuti illegali e potenzialmente pericolosi come i deepfake pornografici. Si perché il sesso in Corea del Sud è totalmente tabù. Il recente aumento dei crimini legati ai deepfake ha riacceso questo dibattito, con alcuni che ipotizzano una correlazione tra le severe restrizioni sulla pornografia e la ricerca di alternative illegali. Tuttavia, è importante notare che questa è una questione complessa influenzata da molteplici fattori sociali, tecnologici e culturali.
Le autorità e la società coreana si trovano ora di fronte alla sfida di bilanciare la protezione dei valori tradizionali con la necessità di affrontare le nuove realtà dell’era digitale, cercando soluzioni che possano efficacemente prevenire l’abuso e proteggere le vittime senza alimentare involontariamente mercati illegali.
Leggi anche: La Corea del Sud ha un grosso problema con i deepfake