Allarme in Corea del Sud: Boom di Crimini Legati ai Deepfake

La Corea del Sud si trova ad affrontare una crescente emergenza legata alla diffusione di contenuti deepfake, in particolare di natura pornografica. Le autorità hanno recentemente lanciato un'indagine su larga scala per contrastare questo fenomeno in rapida espansione.

Allarme in Corea del Sud: Boom di Crimini Legati ai Deepfake

Cosa sono i deepfake?

La tecnologia deepfake utilizza l'intelligenza artificiale per scambiare i volti nei video. Spesso viene utilizzata in modo improprio per creare contenuti espliciti illegali.

I Numeri dell'Emergenza

Secondo i dati forniti dall'Agenzia Nazionale di Polizia (NPA), solo nell'ultima settimana (fine agosto 2024) sono stati segnalati oltre 120 casi di crimini legati ai deepfake. Da gennaio a luglio di quest'anno, sono stati registrati 297 casi di reati sessuali connessi a questa tecnologia, un numero già superiore ai 180 casi dell'intero 2023. Il commissario dell'NPA, Cho Ji-ho, ha rivelato un dato allarmante: "Circa il 75% degli arrestati sono adolescenti, e se includiamo quelli sui vent'anni, la cifra sale a circa il 95%."

Il Ruolo di Telegram e le Indagini in Corso

Le indagini hanno portato alla luce l'esistenza di numerose chat room su Telegram coinvolte nella creazione e distribuzione di contenuti deepfake. Una di queste, con quasi mille membri, produceva video pornografici utilizzando i volti di persone comuni, inclusi amici, compagni di classe e colleghi di lavoro. La polizia ha avviato un'indagine specifica su Telegram, sospettata di essere un canale privilegiato per la diffusione di questo tipo di contenuti illegali.

Misure di Contrasto

In risposta a questa emergenza, il governo sudcoreano sta adottando diverse misure:
  1. Il 28 agosto 2024 è stata lanciata una campagna di repressione specifica contro i crimini sessuali legati ai deepfake.
  2. L'NPA utilizzerà un software appositamente sviluppato per rilevare questi crimini.
  3. Il Ministero della Scienza e dell'ICT ha stanziato 2 miliardi di won (circa 1,4 milioni di euro) per sviluppare tecnologie avanzate di rilevamento e contrasto dei contenuti deepfake.

Impatto Sociale e Iniziative di Sensibilizzazione

Il fenomeno sta avendo un forte impatto sulla società coreana. La Korean Teachers Union ha segnalato che oltre 200 scuole sono state colpite da quest'ultima ondata di deepfake. In risposta, studenti e gruppi civici si sono mobilitati per sensibilizzare sui crimini sessuali online attraverso i social media. Un esempio è "Team Datastack", un gruppo di attivisti online che ha creato una mappa delle scuole e università coinvolte nel fenomeno.

La nostra opinione: la repressione non è mai la risposta

La Corea del Sud adotta una politica molto restrittiva nei confronti della pornografia, con la maggior parte dei siti pornografici bloccati a livello nazionale. Questa posizione riflette una visione culturale e legale che considera la pornografia estremamente dannosa per la società. Tuttavia, il dibattito su questa politica è complesso e in evoluzione. Mentre la protezione dei minori dai contenuti espliciti rimane una priorità, noi pensiamo che un approccio meno restrittivo potrebbe avere benefici

Argomentano che una regolamentazione più equilibrata, accompagnata da un'educazione sessuale completa, potrebbe ridurre la domanda di contenuti illegali e potenzialmente pericolosi come i deepfake pornografici. Si perché il sesso in Corea del Sud è totalmente tabù. Il recente aumento dei crimini legati ai deepfake ha riacceso questo dibattito, con alcuni che ipotizzano una correlazione tra le severe restrizioni sulla pornografia e la ricerca di alternative illegali. Tuttavia, è importante notare che questa è una questione complessa influenzata da molteplici fattori sociali, tecnologici e culturali. 

Le autorità e la società coreana si trovano ora di fronte alla sfida di bilanciare la protezione dei valori tradizionali con la necessità di affrontare le nuove realtà dell'era digitale, cercando soluzioni che possano efficacemente prevenire l'abuso e proteggere le vittime senza alimentare involontariamente mercati illegali.

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